OPAC-SBN: Il furore liquidatorio di questa classe dirigente non ha limiti

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In merito alla vicenda della ventilata chiusura dell’ opac-sbn, segnalo questa dichiarazione che sembrerebbe ridimensionare la vicenda. Staremo a vedere. La vigilanza deve essere massima

http://www.librari.beniculturali.it/opencms/opencms/it/news/novita/novita_0042.html

 

Dunque, chiude l’OPAC SBN.

OPAC è l’acronimo di On line Public Access Catalogue. SBN è invece il Servizio Bibliotecario Nazionale: dalle origini del web l’ICCU (Istituto Centrale per il Catalogo Unico delle biblioteche italiane, quante sigle!) cura questo portale (se non ricordo male in precedenza disponibile in emulazione di terminale), che mette a disposizione degli utenti milioni e milioni di registrazioni catalografiche, collegate all’indicazione della collocazione fisica delle opere, secondo una logica reticolare che permette di vedere rappresentata la ricchezza del patrimonio librario italiano, ricchezza unica al mondo.

Per la sua estensione, e per il rigore scientifico che lo caratterizza, l’OPAC SBN è un’insostituibile punto di riferimento bibliografico in grado di dare al ricercatore un panorama immediato e significativo della produzione libraria nei settori di interesse. E’ un catalogo, una bibliografia, una mappa dell’Italia libraria senza paragoni. Un’ opera del genere è decisiva per la politica culturale di uno stato e per la sua imponenza può essere portata avanti solo da soggetti pubblici al massimo livello. E, considerazione niente affatto secondaria, è il punto di accesso più ampio e generalizzato a disposizione degli studiosi stranieri, ma sarebbe meglio dire dell’universalità dei lettori, interessati alla cultura e al libro italiano. Ora, ci si dice, l’OPAC SBN chiuderà. Per fare un paragone, è come se chiudesse l’Istituto Superiore di Sanità. Fino a pochi anni fa, pure di fronte a politiche di gestione che penalizzavano sistematicamente i beni librari a favore degli altri beni culturali in Italia, sarebbe stata impensabile una eventualità come questa, dato appunto il livello di questa istituzione. Abbiamo imparato però che tutto è possibile quando, qualche anno fa, fu inopinatamente conclusa l’esperienza più che quarantennale del Dizionario Biografico degli Italiani, edito dall’Istituto dell’Enciclopedia Italiana, opera unica al mondo, finita in modo grottesco alla lettera M. Il furore liquidatorio di questa classe dirigente non ha limiti. I danni inflitti al lavoro culturale peseranno per decenni e saranno difficilmente recuperabili.

7 pensieri su “OPAC-SBN: Il furore liquidatorio di questa classe dirigente non ha limiti

  1. L’ha ribloggato su Simpletone ha commentato:
    il Servizio Bibliotecario Nazionale, con il suo catalogo accessibile on line, è uno dei servizi imprescindibili per ogni studente universitario e per chiunque voglia conoscere la disponibilità di un libro, per il prestito o la consultazione nelle biblioteche nazionali. Non riesco ad immaginare una ricerca bibliografica senza questo servizio, ciò nonostante pare rischi la scomparsa.

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  4. Antonella il 19 maggio 2013 alle 22:05 scrive: Modifica
    Ma che si può fare?

    Rispondi ↓

    indicedilettura
    il 19 maggio 2013 alle 22:28 scrive: Modifica
    Per il momento, notizia interna agli uffici, sembra che l’allarme sia rientrato. In generale, credo che si dovrebbe premere per non lasciare che i beni librari siano la cenerentola della politica culturale in Italia. Pressione e vigilanza, se possibile.

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